Qualità dell’aria, anche il Trentino si attiva per adeguarsi alla nuova normativa comunitaria

L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente partecipa ai lavori che entro il 2027 porteranno al recepimento della direttiva che introduce nuovi limiti per la concentrazione degli inquinanti atmosferici, sensibilmente più bassi di quelli attuali
(APPA informa - Numero 33 - Settembre 2025)

Data di pubblicazione:Lunedì, 01 Settembre 2025

Immagine: Aria

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01/09/2025

A seguito della pubblicazione della Direttiva UE 2024/2881 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2024, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, sono iniziate le attività che porteranno al suo recepimento nell’ordinamento nazionale entro il termine di due anni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.

Anche APPA partecipa ai lavori di recepimento

Nell’ambito del Coordinamento tra Stato e Regioni in materia di qualità dell’aria (Coordinamento ex art. 20 del D.Lgs.155/2010), il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha attivato tre nuovi Gruppi di Lavoro - “Zonizzazione del territorio, classificazione delle zone e programmi di valutazione della qualità dell’aria”, “Metodi, supersiti, QA/QC e interconfronti”, “Piani e roadmap” - e confermato i due gruppi di lavoro già esistenti per l’attuazione della decisione 2011/850/CE in merito all’attività di reporting e per l’applicazione dei modelli per la valutazione della qualità dell’aria.

In rappresentanza della Provincia autonoma di Trento, i funzionari dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) sono stati nominati quali esperti nei diversi gruppi di lavoro attivati, e stanno seguendo i lavori che porteranno al recepimento della nuova Direttiva.

Parallelamente, anche grazie alle indicazioni che stanno emergendo nei gruppi di lavoro, è stato avviato il processo di revisione della zonizzazione e della rete di monitoraggio, in modo da poter attivare già a partire dal 2027, a seguito del recepimento della Direttiva UE nell’ordinamento nazionale, il monitoraggio nei nuovi punti di misura che saranno individuati nei prossimi mesi, provvedendo inoltre all’aggiornamento della strumentazione divenuta ormai obsoleta.

I nuovi limiti, una sfida anche per il Trentino

I nuovi limiti previsti dalla Direttiva UE entreranno in vigore nel 2030, ma sono già iniziate le valutazioni che permetteranno di individuare gli inquinanti e le zone a rischio di superamento di tali limiti. La Direttiva prevede, a tal proposito, la predisposizione di una tabella di marcia – roadmap – che indichi le misure da adottare prima dell’entrata in vigore dei nuovi limiti, e che identifichi eventuali situazioni di superamento degli stessi non sanabili entro il 2030.

Per quanto riguarda il territorio provinciale, particolare attenzione sarà rivolta agli inquinanti biossido di azoto NO2 e particolato PM10, per i quali è previsto un considerevole abbassamento del limite di legge. Anche per il particolato PM2,5 e il benzo(a)pirene B(a)P è prevista l’entrata in vigore di nuovi limiti, che risulteranno sicuramente sfidanti per la nostra provincia. Per quanto riguarda le fonti inquinanti, sarà necessario considerare in particolare le due principali fonti emissive del nostro territorio, ossia il riscaldamento domestico a biomassa per il particolato e il benzo(a)pirene, e il traffico stradale per il biossido di azoto.

Elisa Malloci

La sezione del sito web di APPA dedicata alla tematica Aria

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APPA informa - Numero 33 - Settembre 2025

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Data di pubblicazione: 01/09/2025

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