Descrizione
01/09/2025Disporre dell’occasione di muovere i primi passi nel modo della conoscenza, vedendo assicurata una corretta fase di apprendimento, non dipende solo da buoni programmi scolastici e dalle qualità del corpo docente, ma anche dalle caratteristiche acustiche delle strutture edilizie nelle quali tali attività hanno luogo, almeno così testimoniano le numerose ricerche scientifiche condotte al riguardo[1].
Le problematiche dovute al rumore in ambiente scolastico
Una scarsa qualità sonora di tali ambienti può infatti procurare deficit cognitivi che possono lasciare una traccia indelebile nell’apprendimento dei bambini. Ciò interessa i bambini in età scolare che non hanno ancora sviluppato del tutto le capacità linguistiche necessarie per riconoscere e comprendere facilmente un discorso in ambienti rumorosi, dal momento che tali abilità vengono generalmente maturate intorno ai 15 anni di età.
La qualità sonora degli spazi educativi influenza i processi attentivi, la comprensione del linguaggio e la memoria di lavoro, dacché ambienti rumorosi comportano un maggiore sforzo cognitivo, con un aumento della difficoltà di elaborazione delle informazioni e una richiesta di adattamento fisiologico alle condizioni ambientali “stressanti”, sia per gli studenti impegnati nel processo di apprendimento, sia per gli insegnanti, che sono inoltre portati a un aumento del volume di voce, che può comportare un affaticamento vocale.
Le difficoltà di apprendimento legate a una cattiva qualità acustica conservano un impatto significativo, soprattutto in presenza di disturbi specifici dell’apprendimento e di neuro divergenze[2], così pure nei casi, peraltro sempre più diffusi, di presenza di minoranze linguistiche che, se trascurate, rischiano di rimanere escluse dal processo formativo, con effetti negativi anche sui processi d’integrazione.
Il rapporto del giugno 2025 dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA - European Environmet Agency) stima che nel 2021 l’esposizione al rumore proveniente dai soli trasporti abbia contribuito a oltre 560.000 casi di compromissione della comprensione della lettura, 63.000 casi di problemi comportamentali e perfino 272.000 casi di sovrappeso nei bambini.
La normativa
In Italia si stima che più dell’80% delle scuole non garantisca una situazione acusticamente adeguata per favorire il corretto apprendimento degli alunni, nonostante il nostro Paese disponga da tempo di indicatori, anche di carattere acustico, richiesti all’atto della progettazione degli ambienti scolastici. Per prima la circolare del Dicastero dei Lavori Pubblici del 22 maggio 1967 ha reso disponibili criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici. In seguito, tale circolare è stata sostituita dal DM 18 dicembre 1975 (ancora oggi in vigore per la parte riguardante la “Localizzazione della scuola” di cui al punto 1.1) e dai requisiti acustici definiti dal d.P.C.M. 5 dicembre 1997. Da ultimo, la progettazione scolastica è tenuta a ricondursi alla disciplina dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) previsti dal Codice dei Contratti pubblici (ex D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.) per l’affidamento dei servizi di progettazione e dei lavori per gli interventi edilizi disciplinati. In particolare, i CAM traggono riferimento alle indicazioni fornite dal punto 2.4.11 - Prestazioni e comfort acustici, del D.M. 23 giugno 2022 che, per le scuole, non si limitano soltanto alla norma UNI 11367 (da ultimo aggiornata nel 2023) - la quale fornisce i valori di riferimento per i requisiti acustici degli edifici scolastici usufruendo dei metodi di calcolo ripresi dalla serie delle norme UNI EN ISO 12354 – ma richiede anche di considerare i descrittori acustici indicati nella UNI 11532-2, tra i quali il tempo di riverberazione (T) e l’indice di intelligibilità del parlato (Speech Transmission Index - STI). Tali descrittori rappresentano dei validi parametri per evitare agli studenti uno sforzo mentale maggiore[3].
Come progettare
Appare al contempo importante evidenziare che non basta assicurare delle adeguate prestazioni di fono-isolamento dell’involucro edilizio, essendo altrettanto fondamentale garantire ambienti esterni a bassa rumorosità, al fine di consentire, in certi momenti, lo svolgimento delle lezioni anche a finestre aperte, nonché di poter adeguatamente fruire degli spazi esterni.
È quindi fondamentale l’inserimento degli edifici scolastici in aree poco rumorose e, comunque, dotare gli stessi di un isolamento acustico delle aule verso le sorgenti interne (impianti, calpestio e vociare lungo i corridoi, etc.), ma anche di un’adeguata progettazione acustica degli ambienti (volumi, arredi, etc.), volta a ridurre gli effetti di riverberazione e migliorare l’intelligibilità del parlato, al fine di consentire un’adeguata comunicazione tra insegnante e studenti.
Per cercare di rispondere a queste e altre esigenze, si propone la consultazione delle “Linee guida per una corretta progettazione acustica di ambienti scolastici ” redatte nel 2017 da un gruppo di esperti dell’Associazione Italiana di Acustica.
Luciano Mattevi
Laura Toniutti
[1] Spicciarelli G., Gheller F., Arfè B., La valutazione in aula delle performance cognitive dei bambini in situazioni di rumore ambientale, L’audioprotesista, n. 60, aprile 2022; Foraster M., Esnaola M., López-Vicente M., Rivas I., Álvarez-Pedrerol M., Persavento C., Sebastian-Galles N., Pujol J., Dadvand P., Sunyer J, Exposure to road traffic noise and cognitive development in schoolchildren in Barcelona, Spain: A population-based cohort study, Plos Medicine, giugno 2022.
[2] Marco Caniato, Federica Bettarello, Arianna Marzi, Andrea Gasparella, Un focus sulla sensibilità al rumore degli studenti neurodivergenti in contesti scolastici, Associazione Italiana di Acustica, 51° Convegno Nazionale Treviso, 4-6 giugno 2025.
[3] Miriam D’Ignazio, Samantha Di Loreto, Leonardo Guglielmi, Sergio Montelpare, Oltre le pareti: l'ambiente acustico come estensione della mente negli spazi educativi - studio sperimentale presso l'Università G. D'Annunzio Chieti-Pescara, Associazione Italiana di Acustica, 51° Convegno Nazionale Treviso, 4-6 giugno 2025.
La sezione del sito web di APPA dedicata alla tematica Rumore