Descrizione
01/06/2024“Un suono può farti diventare un’altra persona”, soleva dire Albert Mayr, musicologo bolzanino recentemente scomparso, nonché profondo conoscitore dei temi quali la musicoterapia, la musica ambientale e l’ecologia acustica. Produrre un suono non suscita solo piacere e divertimento, dato che in certi contesti e con certe modalità può tramutarsi in un fastidioso rumore. Il suono può dunque unire oppure dividere, a seconda dell’uso che se ne fa.
Paesaggi sonori e ambienti acustici
Importante è distinguere tra paesaggio sonoro e ambiente acustico. Il primo concetto esprime un approccio olistico di tipo soggettivo, nel quale prevalgono le preferenze di chi ascolta, mentre il secondo rimanda a un’entità misurabile, giacché presente in un luogo e in determinato tempo. Analogamente a come avviene con la descrizione di un paesaggio visivo, il paesaggio sonoro riguarda le emozioni di chi ascolta e non offre una descrizione metrica delle cose che gli stanno davanti (la dimensioni degli edifici, il numero di alberi, etc.).
Il concetto di paesaggio sonoro (dall’inglese soundscape) è stato definito per la prima volta dal compositore canadese Raymond Murray Schafer nel 1969 con l’intento di sottolineare l’importanza dell’acustica quale elemento fondamentale dell’esperienza umana. Il paesaggio sonoro è suono in un contesto, l’alchimia di sonorità che caratterizza un luogo e lo rende un'esperienza unica per il suo fruitore. Al pari di quanto avviene nell’osservazione di un paesaggio o di un’opera d’arte, la sperimentazione dei paesaggi sonori è strettamente legata alla percezione soggettiva e quindi alla storia individuale e alle esperienze di vita di ciascun individuo. Ciò comporta che in un paesaggio sonoro ciascuno coglie, quindi percepisce, cose diverse, persino molto diverse, legate alle sue peculiarità di tipo uditivo, psicologico e culturale.
Il paesaggio sonoro andrebbe costruito secondo determinate esigenze culturali e antropologiche locali, distinguendo e discriminando i suoni naturali da quelli generati dalle attività dell’uomo e cercando, per quanto possibile, di offrire loro armonia, a beneficio del nostro spazio interiore e delle relazioni sociali.
I benefici psicofisici dei paesaggi sonori naturali
Come avvalorato da vari studi sull’argomento, il paesaggio sonoro in cui siamo immersi influenza il nostro stato emotivo e il nostro benessere fisico e mentale. In particolare, gli ambienti caratterizzati dai suoni della geofonia, come lo stormire delle foglie o il gorgoglio dell’acqua fra le rocce, e della biofonia, quali il frinire dei grilli o il canto degli uccelli, hanno un effetto estremamente positivo sull’organismo, favoriscono stati di rilassamento, riducono le tensioni e gli stati ansiosi e possono risultare terapeutici su categorie più sensibili come anziani e bambini con problematiche quali deficit di attenzione e autismo.
Siamo quotidianamente inseriti in un contesto antropizzato, circondati da rumori disturbanti e fastidiosi ai quali ci siamo per certi versi assuefatti o dai quali cerchiamo di isolarci, ad esempio indossando degli auricolari per ascoltare qualcosa di diverso, per noi piacevole.
Forse oggi più che mai abbiamo bisogno di rigenerarci recuperando il contatto con quei luoghi dove possiamo immergerci nei “suoni della natura”, dove abbiamo la possibilità di imparare nuovamente ad ascoltare e anche l’occasione di esperire il silenzio. In questi ambienti possiamo forse recuperare anche quella dimensione infantile di cui ci parla Gianni Rodari nella sua filastrocca “Un signore maturo con un orecchio acerbo”, dove il “sentire” è ancora privo di condizionamenti, animato da curiosità e aperto alla scoperta. In questo modo si può avere l’occasione, anche nella vita di tutti i giorni, di percepire suoni diversi che permettano di scoprire nuove emozioni, oppure di evocare, rovistando nel “baule” dei nostri ricordi sonori, vecchie piacevoli emozioni.
Per compiere questo importante percorso possiamo avvalerci anche della disciplina socio-acustica, mediante la quale abbiamo occasione di cambiare l’atmosfera sonora di un luogo, affinché possa diventare ricco di interessi e povero di attività rumorose.
Luciano Mattevi, Laura Toniutti
La sezione del sito web di APPA dedicata alla tematica "Rumore"