Criteri ambientali minimi per ridurre l’impatto ambientale degli appalti pubblici finanziati dal PNRR

Il principio del non arrecare un danno significativo all’ambiente per gli interventi previsti dal PNRR è facilitato dall’applicazione dei criteri ambientali minimi per gli appalti pubblici: la Guida DNSH elaborata dallo Stato italiano spiega come. Una sintesi dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente
(APPA informa - Numero 28 - Giugno 2024)

Data di pubblicazione:Sabato, 01 Giugno 2024

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Descrizione

01/06/2024

Il principio Do No Significant Harm (DNSH, ovvero “non arrecare un danno significativo”) prevede che gli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non arrechino nessun danno significativo all’ambiente. In particolare, ogni intervento previsto dal PNRR:

  • non deve portare a significative emissioni di gas serra
  • non deve determinare un maggiore impatto negativo al clima attuale e futuro, sull'attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni
  • non deve essere dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) e determinare il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico
  • non deve portare a significative inefficienze nell'utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell'uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine
  • non deve determinare un aumento delle emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua o nel suolo
  • non deve essere dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie

Rispettare il principio DNSH

Il rispetto del principio DNSH è fondamentale per accedere ai finanziamenti del PNRR. Le amministrazioni sono chiamate a garantire concretamente che ogni intervento rispetti il principio DNSH, adottando specifici requisiti in tal senso nei principali atti programmatici e attuativi. In particolare, gli impegni presi devono essere tradotti con precise avvertenze e monitorati dai primi atti di programmazione dell’intervento fino al collaudo/certificato di regolare esecuzione degli interventi. È opportuno esplicitare gli elementi essenziali necessari all’assolvimento del principio DNSH nei decreti di finanziamento e negli specifici documenti tecnici di gara, eventualmente prevedendo meccanismi amministrativi automatici che comportino la sospensione dei pagamenti e l’avocazione del procedimento in caso di mancato rispetto del principio DNSH. Allo stesso modo, una volta attivati gli appalti, è utile che il documento d’indirizzo alla progettazione fornisca indicazioni tecniche per l’applicazione progettuale delle prescrizioni finalizzate al rispetto del principio DNSH, mentre i documenti di progettazione, capitolato e disciplinare dovrebbero riportare indicazioni specifiche finalizzate al rispetto del principio affinché sia possibile riportare negli Stati di Avanzamento Lavori una descrizione dettagliata sull’adempimento delle condizioni imposte dal rispetto del principio.

La Guida DNSH

La Guida operativa per il rispetto del principio DNSH (d'ora in avanti, Guida DNSH), elaborata dallo Stato italiano, ha lo scopo di assistere le amministrazioni nel processo di indirizzo, raccolta di informazioni e verifica, fornendo un orientamento sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto dei requisiti del principio DNSH. Pubblicata per la prima volta a dicembre 2021, la Guida DNSH, dopo essere stata aggiornata nell’ottobre 2022, è stata aggiornata nuovamente nel maggio 2024, tenendo conto delle modifiche apportate al PNRR in seguito alla riprogrammazione e all’introduzione del nuovo capitolo Repower EU.

Criteri ambientali minimi e DNSH

Una delle principali novità dell’aggiornamento 2024 della Guida DNSH riguarda l’individuazione, per specifiche attività, dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) di cui all’articolo 57 del Codice dei  contratti pubblici (D. Lgs. 36/2023) che consentono di assicurare il rispetto dei requisiti DNSH.

In tale ottica, l’uso dei CAM è esplicitamente richiamato nelle schede tecniche della Guida DNSH e, in particolare, nelle seguenti schede per le quali la relazione tra CAM e DNSH è evidente:

  • Scheda 1 – Nuove costruzioni: CAM – Edilizia, 2022
  • Scheda 2 – Ristrutturazioni edilizie: CAM – Edilizia, 2022
  • Scheda 3 – Acquisto computer, stampanti: CAM – Stampanti, 2019, Cartucce e toner, 2019
  • Scheda 5 – Cantieristica generica: CAM – Edilizia, 2022
  • Scheda 7 – Fiere ed eventi: CAM – Eventi culturali, 2022
  • Scheda 9 – Acquisto veicoli: CAM – Veicoli, 2021
  • Scheda 19 – Imboschimento: CAM – Verde pubblico, 2020
  • Scheda 28 – Strade e illuminazione: CAM – Illuminazione pubblica, 2017, 2018
  • Scheda 29 – Raccolta e trasporto rifiuti: CAM – Rifiuti urbani, 2022

Per tutte le altre schede tecniche, nella Guida DNSH è stato indicato per ciascun requisito DNSH se si tratti di un requisito specifico DNSH (quindi aggiuntivo sia rispetto ai CAM sia rispetto alla normativa ambientale vigente), quale parte dei relativi CAM può supportare nella comprova del requisito DNSH e quali adempimenti risultano utili al rispetto del requisito DNSH o derivante dalla normativa vigente.

Marco Niro

Il sito web dello Stato italiano dedicato al principio DNSH nel PNRR

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APPA informa - Numero 28 - Giugno 2024

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Data di pubblicazione: 01/06/2024

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