Descrizione
01/06/2024L’edizione 2024 del Trento Film Festival, il più importante festival cinematografico di montagna in Italia, ha visto per la terza volta l’assegnazione del “Premio Green Film”, istituito dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) e dalla Trentino Film Commission. Le due istituzioni dal 2016 collaborano nel progetto “Green Film”, che prevede l’assegnazione di un marchio di qualità ambientale alle produzioni audiovisive che dimostrano di ridurre il loro impatto ambientale (www.green.film). Il “Premio Green Film”, consistente in 1.500 euro più la copertura dei costi di consulenza per l’ottenimento del marchio Green Film per una futura produzione audiovisiva (fino a un massimo di 1.500 euro), è andato al film in grado di esprimere in maniera più efficace i valori e le pratiche della protezione e della sostenibilità ambientale, con particolare attenzione all’ambiente montano e ai cambiamenti climatici.
“The Ice Builders”, costruire ghiaccio per adattarsi al clima che cambia
A vincerlo è stato “The Ice Builders”, documentario degli italiani Francesco Clerici e Tommaso Barbaro (2024, 15 minuti). Sulla catena dell’Himalaya, nella remota e desertica valle montana dello Zanskar, le popolazioni locali sono sempre state dipendenti dai ghiacciai che, sciogliendosi durante la primavera, offrivano la quantità d'acqua necessaria per la coltivazione e la vita. Oggi, in una lotta impari contro il cambiamento climatico, i ladakhi costruiscono ghiacciai artificiali per contrastare la carenza d'acqua in primavera e contribuire alla ricarica delle falde acquifere. “The Ice Builders” è stato premiato dalla giuria del “Premio Green Film”, composta da membri di APPA e Trentino Film Commission, con la seguente motivazione: “Raccontato in modo efficace e coinvolgente, sensibilizza su una particolare strategia di adattamento climatico dal basso, basata sulla conoscenza locale di una comunità montana che ha pienamente compreso la necessità di cambiare paradigma per aver vissuto le conseguenze della crisi climatica sulla propria pelle”.
“Bergfahrt”, per ripensare la montagna da tutti i punti di vista
Una menzione speciale è stata poi riservata a “Bergfahrt”, documentario della svizzera Dominique Margot (2023, 97 minuti). La montagna chiede aiuto. Per quanto tempo ancora? Dopo anni di turismo di massa sulle Alpi, sta lentamente avendo luogo un ripensamento. Ricercatori, artisti o filosofi, in molti cercano di avvicinarsi all'essenza della montagna in modi nuovi. Ognuno di loro è portatore di diversi approcci, spesso contrastanti, ma fondamentali in questo periodo storico cruciale, nel quale dobbiamo ridefinire i nostri valori acquisiti e tendere attivamente al cambiamento. “Bergfahrt” ha ottenuto la menzione speciale dalla giuria del “Premio Green Film” con la seguente motivazione: “Uno sguardo a 360 gradi sulla montagna, su cosa è, cosa significa, come la stiamo trasformando e modificando. Un approccio olistico basato su sguardi diversi, scientifici, artistici, filosofici, esistenziali. Immagini suggestive, talvolta sorprendenti, per scoprire che la montagna vive. E dunque può anche morire”.
Marco Niro