Descrizione
01/03/2023L’eccezionalità climatica del 2022 da poco concluso, secondo i dati del Consiglio Nazionale delle Ricerche l’anno più caldo e il più siccitoso dal 1800 in Italia, è evidente anche in Trentino e si sta estendendo anche ai primi mesi del 2023, come confermano i dati di Meteotrentino. La situazione, pur eccezionale, è pienamente coerente con la tendenza di aumento delle temperature che emerge dal documento di posizionamento pubblicato a dicembre 2022 dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA): “I cambiamenti climatici in Trentino: osservazioni, scenari futuri e impatti”.
Si tratta di un rapporto preliminare che sintetizza quali sono gli impatti dei cambiamenti climatici osservati in Trentino per i diversi sistemi ambientali e i principali settori socio-economici allo stato delle conoscenze attuali, in attesa della pubblicazione di un rapporto aggiornato ed esaustivo sullo stato del clima in Trentino. Tale rapporto, attualmente in preparazione, sarà frutto della collaborazione di APPA con gli enti del Comitato scientifico (DICAM-Università di Trento, Fondazione E. Mach, Fondazione B. Kessler, MUSE, H.I.T.) e con le strutture del Tavolo provinciale di coordinamento e di azione sui cambiamenti climatici, e rappresenterà la base conoscitiva assestata della Strategia provinciale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Agire tra mitigazione e adattamento
Dal rapporto di posizionamento emerge una significativa vulnerabilità del Trentino ai cambiamenti climatici, con impatti caratteristici dei territori alpini, come la rapida riduzione dei ghiacciai, il degrado del permafrost, le modifiche agli ecosistemi, con conseguenze gravi su importanti settori economici quali turismo e agricoltura, ma anche con rischi severi per la salute e il benessere delle persone. L’urgenza di accelerare gli interventi per contrastare i cambiamenti climatici e i loro impatti è ulteriormente confermata da questo documento.
Mentre le misure di mitigazione (ossia di riduzione delle emissioni provinciali di gas climalteranti) sono già state individuate nel Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030, le attività in corso nell’ambito di “Trentino Clima 2021-2023” hanno il fine principale di individuare le opportune misure di adattamento (ossia di riduzione e gestione degli impatti ormai inevitabili e dei rischi climatici associati per i settori ambientali e socio-economici) che costituiranno la futura Strategia provinciale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici per essere poi integrate nei piani e nei programmi di settore.
L’azione provinciale si muove in coerenza con il percorso di approvazione definitiva del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (P.N.A.C.C.), necessario riferimento delle strategie e dei piani di livello regionale e locale, e in stretta collaborazione con le altre Regioni, attraverso l’adozione di metodologie di analisi tecnica condivise ad esempio nell’ambito del progetto ministeriale CReIAMO PA per il “Rafforzamento delle capacità amministrativa per l’adattamento ai cambiamenti climatici”.
Le attività
Tra le attività tecniche sono attualmente in corso attività di studio volte a rafforzare la conoscenza dei rischi climatici, in particolare attraverso la collaborazione con il DICAM (Università degli studi di Trento) e la Fondazione E. Mach.
Nei prossimi mesi, grazie al supporto della Trentino School of Management, saranno inoltre attivati percorsi di formazione e partecipazione rivolti ai portatori di interesse per alcuni settori di impatto considerati prioritari, tra i quali ad esempio salute, turismo, acqua, con lo scopo di analizzare i rischi climatici e le vulnerabilità settoriali, arrivando alla definizione di opportune soluzioni di adattamento che possano accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici.
Sono inoltre già stati avviati percorsi partecipativi dedicati ai giovani per contribuire all’elaborazione della Strategia, attraverso il progetto delle “Conferenze dei giovani sul clima in Trentino” promosso e finanziato dall’APPA e realizzato dall’Associazione Viração&Jangada, con la collaborazione del Centro Jean Monnet dell’Università di Trento, del Trento Film Festival e del MUSE. Con il supporto di esperti e facilitatori, alcuni gruppi di giovani appartenenti ai territori dell’Alto Garda e Ledro, della Bassa Valsugana e Tesino, dei comuni di Trento, Rovereto e Vallagarina, elaboreranno proposte di misure di adattamento ai cambiamenti climatici per rispondere ai principali impatti osservati nelle loro comunità. A queste Conferenze Territoriali si affiancano le cosiddette Conferenze Libere, un’ulteriore opportunità di partecipazione giovanile aperta ai giovani dai 13 ai 35 anni, riuniti in associazioni, scuole o gruppi di amici. Il percorso si concluderà con una Conferenza provinciale il 29 aprile 2023 nell’ambito del 71° Trento Film Festival.
Lavinia Laiti