Descrizione
01/03/2025Nel periodo più freddo dell'anno, spesso gli alvei dei torrenti montani si rivestono di un’abbondante copertura di Hydrurus foetidus. Quest'alga appartiene alla famiglia delle Crisoficee (alghe dorate) ed è una specie stenoterma di acque fredde, cioè vive in torrenti con temperatura bassa dell'acqua.
Si rinviene in generale in tutte le stagioni nei tratti in quota dei torrenti; in inverno, con il diminuire della temperatura dell'acqua, scende verso il fondovalle e colonizza i tratti dei torrenti posti a quote inferiori. Solitamente tende a colonizzare l'intero alveo del torrente, che risulta di color marrone scuro/nerastro a causa del pigmento fotosintetico contenuto nelle sue cellule (xantofilla).
La specie prende il nome dal fatto che è maleodorante, soprattutto nelle fasi terminali del ciclo vitale: ha infatti un odore caratteristico di fango o di pesce.
I fattori che ne determinano la presenza
L'andamento della copertura dell'alga durante la stagione invernale dipende in parte dal regime idrologico del corso d'acqua, che, se è stabile per un periodo di qualche settimana, permette la colonizzazione più massiva; in caso di eventi piovosi o variazioni di portata dovute all'azione dell'uomo, la copertura algale può essere rimossa dai ciottoli per l'azione abrasiva della corrente.
Un fattore ulteriore che può favorire lo sviluppo dell'alga è l'aumento della concentrazione dei nutrienti nell'acqua, dovuto alla minore portata legata alla stagionalità delle piogge, e al maggiore carico di nutrienti legato alla stagione turistica e alla concimazione dei pascoli in prossimità delle rive dei corsi d'acqua.
L’alga e le schiume
Solitamente queste alghe, una volta terminato il loro ciclo vitale, tendono a decomporsi e a produrre schiume. Le schiume sono una formazione instabile di bolle d’aria, favorita da sostanze tensioattive che, abbassando la tensione superficiale di un liquido, facilitano l’introduzione dell’aria in esso. Nei corsi d'acqua esse si formano soprattutto dove, per la turbolenza, viene inglobata dell’aria, quindi vicino a briglie, zone con flusso caotico, a valle di cascate: quando sono trasportate dalla corrente tendono a decomporsi, ma si possono accumulare nelle zone di calma.
Questo fenomeno, che è del tutto naturale, risulta molto vistoso: queste alghe sono ricche in polisaccaridi e sostanze oleose di riserva, che hanno attività schiumogena. Le schiume generate da tensioattivi naturali hanno colore biancastro con sfumature verde/marrone e caratteristico odore di terriccio o di pesce (fig. 4), sono spesso correlate agli eventi meteorici (piogge intense, scioglimento delle nevi, vento) e una volta formate persistono a lungo nell’ambiente.
Catia Monauni
Nelle figure 1, 2 e 3 si può apprezzare la copertura parziale dell'alveo dovuta a questa alga in un tratto del Sarca in zona Carisolo, l'aspetto dei ciottoli quando sono rivestiti da essa e un particolare della struttura piumosa dell'alga. Nella figura 4, un esempio di schiume naturali. In dettaglio:
- Figura 1: Sarca in zona Carisolo con parziale copertura dell'alga Hydrurus foetidus (foto APPA, 07/02/2024)
- Figura 2: aspetto dei ciottoli in alveo rivestiti da Hydrurus (fonte: https://microscopesandmonsters.wordpress.com/wp-content/uploads/2013/07/hydrurus_in_atna.jpg)
- Figura 3: particolare della struttura piumosa dell'alga (fonte: https://www.algaebase.org/search/images/detail/?img_id=22874)
- Figura 4: esempio di schiume naturali nel torrente Avisio - Sover (foto APPA)
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