Descrizione
01/12/2023Le derivazioni idriche, com’è noto, possono generare impatti significativi sulla qualità dei corpi idrici. Il nuovo Piano di tutela delle acque (PTA) 2022-2027, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2320 del 16 dicembre 2022, ha recepito nell’Allegato L i contenuti del decreto della Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque dell'allora Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 29 del 13 febbraio 2017 (decreto direttoriale 29/STA) che disciplina, attraverso specifiche linee guida, le modalità di valutazione ambientale ex ante delle derivazioni idriche a sostegno del raggiungimento e mantenimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici.
Il sopracitato decreto considera il rischio, esplicitato in un’apposita matrice, che i corpi idrici fluviali interessati da una nuova derivazione possano riportare un deterioramento della loro qualità, ovvero possano non raggiungere gli obiettivi ambientali. La classe di rischio espressa dalla matrice è determinata dalla combinazione del valore ambientale del corpo idrico - corrispondente allo stato di qualità attribuito dalla classificazione ai sensi del PTA - e l’intensità dell’impatto atteso generato dalla derivazione.
Per evitare che per effetto di una nuova derivazione i corpi idrici particolarmente vulnerabili possano riportare un deterioramento della loro qualità, e non possano raggiungere gli obiettivi ambientali, lo stesso decreto prevede che le autorità competenti (in Trentino la Provincia autonoma), in applicazione del principio di precauzione, possano assegnare loro un valore ambientale più cautelativo.
La maggior tutela per le 121 headwaters trentine
Le fattispecie di questi corpi idrici particolarmente vulnerabili sono elencate all'articolo 2 comma 2 delle Norme di attuazione del PTA, il quale dispone che in determinati ambiti geografici non possano essere concessi nuovi prelievi idrici: tra questi, alla lettera b) sono indicate le cosiddette headwaters (ovvero “corpi idrici di testata”), che sono definite come “il reticolo idrografico presente nei bacini di estensione inferiore a 10 chilometri quadrati che sottendono i corpi idrici di testata”.
Nell'ottica di dare una precisa definizione delle headwaters, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA), in collaborazione con l’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia, ha redatto un documento che elenca i corpi idrici che costituiscono le headwaters: il punto di partenza è stato l'elenco dei 184 bacini di testata presenti sul territorio provinciale, da cui sono stati selezionati i 121 corpi idrici definiti come headwaters in base a una serie di criteri che hanno considerato la caratterizzazione geografica, amministrativa, idromorfologica e l’uso del suolo del territorio. Nel documento è presente anche la cartografia degli ambiti entro i quali il reticolo idrografico è da considerarsi costituente headwaters e pertanto soggetto alla tutela definita dall’articolo 2, comma 2, delle Norme di attuazione del PTA.
Tale documento è allegato alla deliberazione della Giunta provinciale n. 1198 “Piano di tutela delle acque 2022-2027. Approvazione della cartografia ufficiale e dell'elenco dei corpi idrici di testata definiti come headwaters ai sensi dell'articolo 2, comma 2, lettera b), delle Norme di attuazione del Piano di tutela delle acque”, approvata in data 7 luglio 2023.
Clara Faes
Catia Monauni
La deliberazione della Giunta provinciale n. 1198 del 7 luglio 2023